Questo giocattolo si chiama Bambola Joyk, creata per stimolare l'empatia e l'emozione dei bambini e adulti, usata nella terapia non farmacologica innovativa dedicata a persone affette da problematiche come la demenza, disturbi psichiatrici, distrubi del comportamento o del tono dell'umore. Migliora il benessere facilitando il rilassamento, la qualità della vita e diminuisce gli stati d'agitazione.
L'impiego di questa terapia aiuta gli operatori nei loro compiti assistenziali e risulta molto efficace anche per i familiari che seguono i loro cari a domicilio, dal momento che la terapia è applicabile sia in ambito residenziale che domiciliare.
La bambola terapeutica nasce in Svezia alla fine degli anni '90 e fu ideata dalla psicoterapeuta Britt Marie Egedius Kakobsson, per il suo bambino autistico.
Le azioni di questa terapia possono realizzarsi sia a livello preventivo che di cura, attraverso alcuni benefici dell'intervento organizzato quali:
- la modulazione di stati d'ansia e di agitazione e anche manifestazioni sintomatiche;
- la possibilità di ridurre il ricorso ai sedativi;
- la riduzione di condizioni di apatia e depressione;
- la capacità di rispondere ai bisogni emotivi-affettivi, che sono sempre presenti;
- ostacolare il deterioramento di alcune abilità cognitive e utilizzare prassi motorie che servono da stimolo alle abilità residue.
In alcuni casi c'è la sostituzione con degli "orsetti" o altri animali con ottimi e analoghi risultati.
Mi ha molto incuriosita questa bambola anche perché non ne ho ben capito realmente gli effetti che ha sui pazienti. In che modo riesce a ridurre l'ansia o in che modo viene usata dagli operatori per aiutare i pazienti? Avevo sentito di uno studio nell'ambito delle scienze sociali riguardante una modalità diversa per ridurre l'ansia. Si prendeva come esempio un cane come qualsiasi animale e da questo studio si era venuti a conoscenza del fatto che più si accarezza l'animale più si entra in empatia con lui e quindi si è anche in grado di trasmettergli i nostri stati d'animo e quindi ottenerne una lieve moderazione.
RispondiEliminaanch'io sono del parere che piuttosto di una bambola è meglio un animale perchè è vivo e ricambia le attenzioni, le cure ma soprattutto le emozioni che gli vengono trasmesse
RispondiEliminaSono d'accordo con entrambi i commenti... la bambola come fa a migliorare i disturbi psichiatrici?cioe ... non é un essere vivente quindi non risponde agli stimoli ecc... é meglio un cane che é un essere vivente e anche se non parla ti da piu soddisfazione! O ancora meglio sarebbe il confronto diretto con una persona! Bell'articolo... é bello scoprire cose nuove
RispondiEliminaSono d'accordo con tutti. Infatti ho scritto anche che la Bambola non è per tutti, ma solo come terapia integrativa che aiuta gli educatori o infermieri nei loro compiti assistenziali che attuano con i pazienti. Ricordiamoci che ogni paziente è diverso, reagisce in modo diverso e ha emozioni del tutto diverse..perciò secondo il mio punto di vista un paziente può prediligere il cane in quanto lo sente come un'essere vivo che entra in empatia con lui, e invece altri pazienti ancora possono prediligere Bambole di questo tipo, che non si muovono, che non hanno emozioni e magari nel loro inconscio si instaura una tale comunicazione
RispondiEliminada farli sorridere sempre, anche tramite una semplice bambola di pezza.
Io sono un' educatriceprofessionale e queste bambole le uso per la terapia. Non migliorano i disturbi ma calmano. Inoltre c'è un motivo scientifico anche sul fatto che non reagiscono come farebbe un animale. ..
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